“La candidatura di Arpino tra le 44 in corsa per diventare ‘Capitale italiana della cultura 2021’ non è soltanto un’opportunità preziosa per valorizzare le bellezze e le ricchezze storico-culturali di uno dei più bei paesi della nostra provincia ma rappresenta, senza alcun dubbio, la possibilità di rilancio di un intero territorio, che vanta eccellenze culturali, paesaggistiche, gastronomiche e naturalistiche di indiscutibile valore”.
Con questo auspicio il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, ha aperto, questa mattina, la manifestazione organizzata dall’ente di piazza Gramsci in collaborazione con il Comune di Arpino e ospitata nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Frosinone.
Ospite Sua Eccellenza il Prefetto di Frosinone, Ignazio Portelli, che ha rivolto un plauso all'iniziativa “dalla quale – ha detto – ci auguriamo possa crescere lo spirito del fare sistema che rimanga costante nel tempo. Fare sistema è un vantaggio per tutti e sentire oggi parlare qui di un impegno unitario, di un fronte comune per raggiungere un lodevole obiettivo è motivo di grande orgoglio. Mi auguro che da questa esperienza cominci a crescere un vero spirito di condivisione che duri a lungo. Un plauso personale va ad Arpino e al sindaco, Renato Rea, perché nonostante tutte le difficoltà, trova anche le energie per lavorare a un impegno e potersi rialzare”.
Un impegno che il presidente Pompeo ha rimarcato ricordando il ruolo della Provincia come ‘Casa dei comuni’, sostenendo il progetto di un singolo perché diventi volano di sviluppo, progresso e crescita per tutti gli altri.
“Voglio ringraziare il sindaco Renato Rea, - ha detto Pompeo - i suoi amministratori e tutti i sindaci per la loro presenza oggi che è importante non solo per Arpino, alla quale noi tutti auguriamo di diventare la capitale italiana della cultura 2021, ma anche e soprattutto a dimostrazione che il ‘gioco di squadra’ può e deve funzionare. Un obiettivo alto, difficile, che molte altre bellissime realtà come Arpino vogliono raggiungere: è per questo che deve mobilitarsi tutto il territorio, in uno spirito di collaborazione e condivisione che possa supportare una sfida come questa. La cultura deve poter essere considerata una leva privilegiata di crescita e sviluppo e fungere da collante tra tutte le anime del territorio, nell’ottica di esaltarne bellezze e ricchezze, di incentivare ancora di più il flusso turistico al quale è intimamente connesso anche il rilancio economico. Il mio appello, – ha concluso il presidente - dunque, è rivolto a tutti noi perché insieme possiamo far volare in alto non solo la città di Arpino ma un’intera provincia di cui siamo sinceramente e convintamente orgogliosi”.
A sottolineare la valenza dell’iniziativa anche il vicepresidente e delegato alla Cultura, Luigi Vacana: “Un intero territorio oggi, con orgoglio e spirito di appartenenza, sente propria la candidatura di Arpino a capitale italiana della cultura 2021. La Provincia, che per prima ha sposato l’iniziativa, continuerà a sostenere questa sfida, che rappresenta un’opportunità di crescita insostituibile per tutta la Ciociaria”.
Da parte sua, il sindaco di Arpino, Renato Rea, ha voluto ringraziare il presidente della Provincia Pompeo e il vicepresidente Vacana “per aver accolto per primi e sin da subito la nostra richiesta di sostegno a questo progetto, dimostrando di essere vicini alla comunità e di aver interpretato in chiave corale una sfida che ci auguriamo di vincere non soltanto per il nostro paese ma per tutta la Ciociaria. Grazie a un lavoro di squadra, e sotto la guida del progettista, l’architetto Luca Calselli, ce la metteremo tutta per fare una bella figura. Se poi, come speriamo profondamente, vinceremo questa partita, allora insieme a noi avrà vinto l’intera provincia di Frosinone”.
Momenti di particolare coinvolgimento quelli offerti dalle esibizioni dei ragazzi del Liceo artistico musicale ‘Bragaglia’ di Frosinone e degli studenti del Liceo classico ‘Tulliano’ di Arpino.
Un saluto e un augurio speciale ad Arpino è arrivato dal giovane vincitore dell’edizione 2019 del ‘Certamen Ciceronianum Arpinas’, Leonardo Monni.
Nel corso della manifestazione sono stati distribuiti agli amministratori presenti in sala i moduli di adesione al progetto di Arpino.
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